– “Accanto a lei ha brillato il Radames di Gregory Kunde, già in ottima forma dal momento del suo inizio con il ‘Celeste Aida’. Kunde riesce a rappresentare perfettamente quella doppia sfaccettatura del personaggio, muovendosi costantemente tra il lirico e l’eroico. Il suo terzo atto è stato splendido, con una sicurezza vocale impeccabile e una forza drammatica estremamente vibrante. Non può non stupire che un solista possa affrontare, come lui stsso, nell’arco di appena tre mesi, parti così diverse come Il profeta di Meyerbeer, il Peter Grimes di Britten e questo impegnativo ruolo verdiano”. Alejandro Martínez (Platea Magazine)
– “Il tenore statunitense Gregory Kunde ha offerto al pubblico alcuni dei momenti lirici più riusciti dello spettacolo. Il bel timbro dei suoi acuti e il lirismo con cui ha cantato il duetto finale “O terra addio” rivela le origini di questo tenore, che iniziò la sua carriera come lirico leggero (si distinse nel ruolo di Arturo, di Puritani, per poi passare a ruoli drammatici). Come tenore drammatico debuttò alla Fenice come Otello, di Verdi. Altri suoi ruoli verdiani sono stati Rodolfo (Luisa Miller), Riccardo (Un ballo in maschera) o Don Alvaro (La forza del destino)”. Isabel Cantos (El imparcial)