– “Gregory Kunde ha la voce di o per Otello? Beh, sicuramente no, ma oggigiorno si può ascoltare un Otello migliore? Sì contano sulle dita di una mano. Quelli quindi come noi che si sono recati al Baluarte per vivere una funzione di una di quelle stagioni “di serie B” hanno avuto la fortuna di godere di un tenore di serie A. Io ho avuto occasione di ascoltare molte volte il tenore dell’Illinois e questa è la rappresentazione più notevole che ricordo. Perché Kunde era un Otello poco isterico, dal gesto drammatico sottile e preciso e, soprattutto, dalla voce potente, con acuti ben risolti e momenti molto speciali: quindi, e solo per fare un esempio, il suo Dio! Mi potevi scagliar era bello e ben cantato. È una gran fortuna poter contare sulla presenza di questo grande professionista completamente dedicato al pubblico nel Baluarte.” Enrique Bert (Platea Magazine)
– “È ritornato a essere il Moro di Venezia, il tenore americano Gregory Kunde, che negli ultimi anni è diventato il protagonista di riferimento di quest’opera dal suo debutto sette anni fa alla Fenice di Venezia. Non è la voce di Kunde quella che a priori si identifica con il personaggio, visto che non ha il colore baritonale di altri grandi interpreti della storia, ma la sua interpretazione vocale e scenica risulta sempre brillante. Nonostante il prossimo mese compia 65 anni si mantiene in una forma invidiabile e continua a essere un Otello di tutto rispetto. Ho appena rivisto Jonas Kaufmann nella sua interpretazione del ruolo ma continua a sembrandomi più riuscita, in tutti i sensi, quella di Kunde.” José María Irunzun (Beckmesser)
– “La principale attrazione della funzione era, in principio, l’Otello di Gregory Kunde. Il tenore statunitense è uno dei pochi cantanti di oggi (o forse l’unico?) che può affrontare con grande capacità questo personaggio. Questo era chiaro già dal suo primo intervento, ma poi Kunde ha dimostrato che sa anche fraseggiare (fine del primo atto) e che sa mantenere i nervi saldi al primo momento di rabbia del personaggio.” Xabier Armendáriz (Diario de Navarra)