– “Kunde è stato un Sansone vocale dall’inizio alla fine. È impressionante l’energia e la passione che infonde già nella prima frase, con un’impeccabile tecnica di proiezione in maschera che ha fatto sì che la sua voce riempisse tutto il teatro nonostante non avesse alcun elemento scenico che fungesse da risonanza. La voce è decisa, squillante e risaltata da accenti pieni di espressività e di carica drammatica, e al contempo sa plasmare il suo flusso sonoro nei momenti più intimi senza perdere sostegno né definizione di suono.” Andrés Moreno Mengíbar (Diario de Sevilla)
– “A capo del cast c’era Gregory Kunde, con cui ha debuttato a Valenza nel 2016 e più di recente lo ha affrontato nel Met. Diventato un tenore spinto che domina il belcanto, ha risposto a tutte le esigenze dell’opera. La voce si conserva bene, decisa e senza quasi vibrato, proiettandosi sempre in modo sufficiente.” Gonzalo Alonso (La Razón)
– “L’altra grande voce era quella di Gregory Kunde, uno dei tenori più determinanti del momento. Il suo Sansone era ineccepibile dall’inizio alla fine.” Jacobo Cortines (Scherzo)